Teramo, 6 aprile 2024. Confronto costruttivo.
Nido stretto o nido largo. Ibridi o sottospecie. Apicoltura intensiva o di territorio.
Ma quanto è straordinariamente biodiversificata l’apicoltura.
Ecco perché i confronti tra i vari punti di vista è precondizione essenziale per scelte di allevamento consapevoli che, a loro volta, sono vitali per la costruzione dell’apicoltura del futuro.
Sinceri complimenti all’Associazione Apicoltori d’Abruzzo ed al suo presidente, Vincenzo Cordoni, per aver organizzato un interessante momento di riflessione che ha coinvolto personaggi di primo piano del mondo apistico che hanno arricchito il convegno raccontando le proprie e diverse esperienze. È stato piacevole ed utile ascoltare le considerazioni di Vincenzo Menna, di Bruno Pasini e di Luciano Ricchiuti. La relazione conclusiva ha riguardato il tema delle difficoltà di mercato. Miele in Cooperativa, attraverso Riccardo Terriaca, Segretario Generale, ha fatto il punto della situazione, evidenziando la centralità del tema e, soprattutto, l’esigenza di fare fronte comune da parte dell’intera comunità apistica per orientare tutti gli sforzi verso il contrasto delle criticità che riguardano le vendite del miele. In particolare Terriaca ha sottolineato l’importanza di sostenere la battaglia che Riccardo Babini, vicepresidente del Gruppo Miele del Copa Cogeca, sta conducendo per avviare le procedure comunitarie anti-dumping per contrastare la concorrenza sleale del miele cinese. Lo stesso Terriaca ha voluto ricordare con forza che il tema delle criticità del mercato riguarda tutti, apicoltori familiari ed imprenditori apistici, piccoli, medi o grandi, che vendono all’ingrosso e che vendono attraverso la vendita diretta. Senza un mercato in grado di assorbire le produzioni apistiche di qualità, riconoscendo loro un valore congruo, non ci sarà un futuro per l’apicoltura produttiva. Un società moderna senza apicoltura produttiva e quindi senza api, sarà certamente una società meno sostenibile, con un ambiente con meno biodiversità e, conseguentemente, con meno vita. Dunque il messaggio finale destinato ai consumatori che ha lanciato Riccardo Terriaca è “consumare miele italiano di qualità, legato in modo trasparente al territorio, significa mangiare bene e sostenere l’ambiente e la biodiversità”