Oltre cento apicoltori hanno partecipato al convegno di sabato scorso, organizzato da APAU e da NaturalMiele in collaborazione con MiC, in occasione della manifestazione Miele in Umbria. Nella bellissima cornice di Palazzo Trinci di Foligno, si è parlato della costruzione della filiera apistica “sostenibile” con una serie di interventi moderati da Vincenzo Panettieri, padre putativo della manifestazione. I lavori sono stati introdotto da Luca Ciampelli e Romildo Beniamino, Presidenti di APAU e di Naturalmiele, le due associazioni regionali apistiche che hanno conquistato una rappresentanza superiore all’85% dell’apicoltura associata umbra.
A seguire i saluti istituzionali dei rappresentanti del Comune e della Regione. Particolarmente gradito il saluto di Serenella Mortani, segretaria e deus ex machina
Molto seguito l’intervento di Lorenzo Mariani, direttore di Confcooperative Umbria, che ha affrontato il tema dei finanziamenti in apicoltura. A tal proposito, Romildo Beniamino, nella Sua veste di fondatore e pilastro portante di Miele in Cooperativa, ha voluto di ringraziare il direttore di Confcooperative, per l’impegno che ha garantito e garantisce a favore del settore apistico, riuscendo a coinvolgere i vertici della politica regionale fino a far diventare la Regione Umbria tra le più attive nella partecipazione al dibattito settoriale che si svolge a livello nazionale.
Molto seguiti anche gli interventi di due dei più autorevoli ricercatori apistici italiani. Cecilia Costa, del CREA Api – già Istituto Nazionale di Apicoltura, che ha relazionato sullo stato della genetica apistica nella ottica di resistenza alla Varroa. C’è ancora molto da fare.
Gennaro Di Prisco, invece, ricercato del CNR – IPSP, ha presentato i risultati di recenti ricerche sull’alimentazione delle api. Con non poche novità da tener ben presenti nelle scelte di conduzione dei nostri alveari.
Riccardo Terriaca, invece, si soffermato sulla visione dell’apicoltura sostenibile di Miele in Cooperativa. Tanti gli spunti di riflessioni offerti. Uno su tutti: il futuro degli apicoltori, in quanto produttori di alimenti e non solo custodi dell’ambiente, si declinerà in rapporto alla capacità che il settore avrà di “certificare” la qualità integrale delle proprie produzioni. I messaggeri del Miele Italiano da Api Italiane stanno tracciando un percorso in tal senso. Sostenibilità certificata è la parola d’ordine. L’apicoltura di territorio lo strumento adottato. L’interesse è alto. Nei prossimi tempi si capirà meglio la voglia e la capacità degli apicoltori di fare squadra per il bene comune.
L’incontro si è concluso con un ricco buffet offerto dagli organizzatori, durante il quale si è animato in intenso confronto tra apicoltori che ha evidenziato ancora una volta che, al di là di tutti i problemi che bisogna affrontare oramai quotidianamente, l’enorme passione e l’intatto orgoglio degli allevatori di api che ci rende ottimisti per il futuro. Gli apicoltori non conoscono ostacoli insuperabile. Così è stato nel passato. Così sarà nel futuro.
Buona apicoltura a tutti.